La nazionale di nuoto incontra i ragazzi di Livigno

Si è tenuto oggi, martedì 13 ottobre 2015, un incontro fra la nazionale di nuoto italiana e gli studenti di 2° e 3° media di Livigno.

Il dirigente scolastico Prof. Bruno Spechenhauser ha dato il benvenuto alla nazionale ” vi ringrazio di cuore di avere accettato l’invito, i nostri ragazzi sono tutti molto entusiasti di incontrarvi e di scambiare e sentire la vostra esperienza di atleti, ringrazio anche l’amministrazione per avere permesso questo tipo di incontro, lo sport ha un valore importante per l’istituto e per il paese del Piccolo Tibet”.

Ha preso la parola il consigliere comunale Remo Galli “Ringrazio la nazionale di nuoto per avere aderito a questo incontro, come amministrazione ci piaceva lanciare il messaggio dello sport all’ interno della scuola, ringrazio il preside che si è dimostrato sensibile all’argomento, il consiglio per voi alunni e quello di andare avanti con la scuola e di non abbandonare lo sport, cercate sempre di conciliare le due cose e proseguire negli studi”.

Il vice sindaco Narciso Zini ha ricordato come sia un “onore e orgoglio avere qui la nazionale di nuoto, la vostra presenza è una nota di merito che avete voluto dedicare a Livigno”.

Magnini, capitano della squadra, ha ricordato che sono a Livigno da una settimana e mezza, “ottimo avere la possibilità di allenarci in altura qui, è faticoso però bello allenarsi in Italia con i comfort italiani, il cibo, l’hotel e le persone che ci riconoscono e tifano per noi.”

Il servizio in onda stasera sui canali televisivi valtellinesi TSN Sondrio e TSN Livigno

A quel punto i ragazzi di seconda e terza media hanno iniziato a fare le domande.

Molti ragazzi di Livigno devono prendere la decisione di scendere dal paese per andare a scuola anche voi avete avuto la stessa esperienza?

Magnini Filippo: “In primis c’è la scuola, io per esempio ho fatto tutto regolare fino alle superiori, poi mi sono trasferito da Pesaro a Torino da solo, mi sono iscritto all’università e dai 19 anni ho iniziato a fare il professionista, conciliare sport e scuola non è facile, se i sogni sono grandi e un ragazzo vuole fare dello sport nella vita c’è la si può fare, non è facile farlo in Italia dove nessuno ci aiuta. I miei sogni e le convinzioni erano così forti che ho ottenuto quello che volevo, ci vuole tanta forza di volontà”.

Pellegrini Federica: “A 14 anni ero nella nazionale assoluta e a 16 all’olimpiade, io mi sono trasferita da Mestre a Milano, ho finito le superiori regolarmente, però ho cambiato 3 volte tipologia di studi, ma ho finito, e fondamentale avere un diploma in mano, purtroppo andare all’università non è stato possibile per la mole di lavoro ed impegni che ho, magari quando smetterò di fare nuoto ci farò un pensiero”.

Vi è piaciuto Livigno? Tornerete?
Chiara Masini: “Ci hanno accolto in modo ottimo sia in hotel che in piscina, il posto e molto carino, abbiamo trovato ospitalità e gentilezza da tutte le parti, torneremo”.

A che età avete iniziato a nuotare?

“Ma tutti da piccoli intorno ai 5 anni, poi verso gli 8 anni si inizia a fare qualche gara, bene o male si è iniziato tutti così”

Erika Musso ha raccontato invece la sua esperienza: “ho inziaito a nuotare a 15 16 anni, non è mai troppo tardi, io prima ho fatto un sacco di sport e i miei genitori mi lasciavano libera di fare quello che mi faceva sentire libera, ho provato di tutto, poi mi hanno visto nuotare e mi hanno detto prova ad allenarti un po’ seriamente e vediamo come va, sono la prova vivente che anche se non inizi da piccolo puoi fare bene negli sport”.

Come vi state preparando in vista di Rio?
“Due atleti sono sicuri di andare a Rio, Federica e Gregorio, noi altri ci alleniamo duramente e la qualifica l’avremo ad aprile ai campionati italiani, il periodo di allenamento in altura crea una base sulla quale lavorare poi tutto il resto dell’anno, a febbraio rifaremo un allenamento in altura”.

Ci sono stati momenti della vostra vita di atleta in cui avete pensato di abbandonare il nuoto e come li avete affrontati?

Magnini Filippo: “tutti i lunedì mattina…. scherzo. A 16 anni mi sono ritrovato a crescere tanto in statura e non ritrovarmi nella nuotata, ho avuto una piccola crisi, ho tenuto duro e poi piano piano sono ritornati i risultati”

Chiara Masini: “Durante le superiori vedi tutti i tuoi amici che escono tutte le sere, vanno in giro, in vacanza, motorino e noi in piscina ad allenarci. Non è facile, lo sport è impegnativo, ti devi allenare sempre e vedi gli altri che sono sempre in giro; tutti i sacrifici vengono ripagati dai risultati nello sport, le soddisfazioni che riceviamo sono uniche”.

Pellegrini Federica: “nella vita di tutti i giorni ci sono momenti da superare difficili, bisogna avere la voglia e la forza di crederci, magari ci vorrà del tempo ma alla fine si supera tutto e lo ho provato sulla mia pelle”

Stefania Pirozzi: “Io mi sono trasferita da casa ed ero in crisi con tutto, ma poi tutto si supera, le difficoltà dello sport non sono niente in confronto a quelle che si affrontano nella vita, lo sport insegna ad affrontare la vita”.

Gregorio Paltrinieri: “Ci sono alti e bassi, succede, alcuni giorni non abbiamo voglia di nuotare, ma alla fine passa tutto, se veramente vuoi raggiungere un obbiettivo ce la fai, il nuoto ci ha offerto di fare tante esperienze diverse, ci ha fatto viaggiare e conoscere posti e mondi nuovi”.

Come è il vostro rapporto con la popolarità?
Federica Pellegrini: “Il rapporto con la popolarità va bene, ci aiutano molto i social ad avere un buon approccio con i fans perché riusciamo a comunicare e tenere un contatto con loro”.
Gregorio Paltrinieri: ” Giornate e appuntamenti come oggi sono belli, se fossi uno di voi sarei contentissimo di vedere campioni, di ascoltare le loro esperienze”.
Magnini Filippo: “La vita della popolarità ti cambia, diventare famosi e conosciuti ti cambia l’esistenza, ti chiedono la foto, ti fanno i complimenti, ti scrutano.
E’ una bellissima cosa, quando ti fermano per fare una foto è bello, ci sono anche dei vantaggi perché molti ti trattano come un campione, ti offrono la cena, hanno un trattamento di riguardo ed è piacevole.
Lo sport non si fa per diventare famosi e per guadagnare i soldi, poi se successivamente ci fossero queste due cose sarei ipocrita a dire che non servono, ma lo sport lo si fa perchè si crede ai suoi valori”.

I genitori hanno influito sul vostro percorso? Erika Musso: “I miei genitori mi hanno lasciato libera nella mia scelta e fatto riflettere e vedere i due lati della medaglia, di questo sono contenta perché mi sono sempre presa le mie scelte da sola e non dovrò mai rimproverare i genitori per le scelte fatte”.
Magnini  ha concluso facendo la domanda che secondo lui nessuno ha mai il coraggio di fare ad un atleta di nuoto: “Avete mai fatto la pipì in acqua?” e tutti sono scoppiati in una risata generale.

La giornata è terminata con l’omaggio di alcuni prodotti della latteria di Livigno agli atleti della nazionale di nuoto italiana, quindi il momento degli autografi, qualche selfie e la foto di gruppo finale.